Sandibe Safari Lodge
Il delta del fiume Okawango, in Botswana, è il millesimo sito ad essere stato riconosciuto Patrimonio dell’Unesco ed è proprio sulle sue acque che affaccia il Sandibe Safari Lodge, un eco-resort di lusso costruito in legno e terracotta.
Progettato dallo studio inglese dell’Arch. Michaelis Boyd, in collaborazione con lo studio sudafricano Nicholas Plewman Architects si compone di sole 12 suites, una biblioteca, un’area wellnes, un ristorante e delle aree relax.
La sua architettura esterna, interamente realizzata in legno, si ispira alla corazza del pangolino, un incrocio tra un formichiere e un armadillo, è un animale a rischio estinzione che vive nell’area.
Come si può vedere dalle foto sia gli interni che gli esterni sono stati realizzati in legno.
Si è cercato di utilizzare per lo più legni locali come l’eucalipto e il massaranduba, ma altri legni è stato necessario importarli come il pino lamellare utilizzato per gli archi o le tegole in cedro del tetto che arrivano dal Canada.
Il tutto è stato trattato con una vernice acrilica che ha creato una specie di membrana water-proof.
Alimentato con fonti rinnovabili, non utilizza sistemi di raffreddamento estivi o riscaldamento invernali grazie all’isolamento termico garantito da una particolare membrana isolante realizzata a mano da artigiani locali.
I grandi marchi del lusso sono sempre più attenti all’impatto che i loro resort possono avere sull’ambiente circostante e il Sandibe Safari Lodge ne è un esempio lampante.
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– Dook